Chiamata alle armi: difendi lo svapo!

Fai valere i tuoi diritti!

Sebbene il risultato del trilogo conclusosi il 16 dicembre tra la Commissione europea, il Parlamento europeo e il Consiglio dei ministri abbia salvato le sigarette elettroniche da alcune delle minacce dirette, il documento è ancora troppo lacunoso e le sue conclusioni poco elaborate possono (e più probabilmente lo faranno) mettere in pericolo il futuro del vaping a livello nazionale così come a livello europeo.

Le lente conciliazioni nel corso dell'anno passato hanno mostrato chiaramente come l’argomento delle sigarette elettroniche sia tanto importante quanto i prodotti del tabacco stessi, pertanto risolvere la questione delle e-sigarette a margine della DPT è lungi dall'essere sufficiente. Noi continueremo a combattere fino a quando le sigarette elettroniche saranno finalmente trattate al livello che meritano, e per una regolamentazione che dica no alle paure radicate nell'ignoranza e che non ignori le prove scientifiche, né le reali esigenze delle persone che utilizzano le sigarette elettroniche.

Il nostro obiettivo è di rendere pubblica la volontà dei cittadini, che già svapano, hanno intenzione di iniziare a svapare, hanno una persona cara che svapa o chi semplicemente rispetta il valore delle scelte private e dei diritti della persona.

Gli svapatori hanno preso una decisione matura, responsabile e personale, quando hanno scelto questa alternativa recente ma efficace che ha permesso di abbandonare o ridurre drasticamente un’abitudine mortale che causa centinaia di migliaia di vittime all’anno nella Comunità Europea. Il fatto che lo svapo non provochi alcun danno alle persone vicine, rende questo hobby una questione privata e non pubblica, quindi ogni tentativo di regolamentare le sigarette elettroniche è una seria violazione dei diritti privati e della sfera personale.

Se il Parlamento Europeo vuole essere coinvolto nella questione dello svapo, la sua scelta logica dovrebbe essere di supporto e promozione, non di restrizione.

Il messaggio è semplice e chiaro: Giù le mani dalla libertà di svapo nell’Unione Europea. Maggori dettagli nel nostro manifesto.

La nostra arma sarà il Diritto d’Iniziativa dei Cittadini Europei, un meccanismo che permette ai cittadini interessati di esprimere la loro opinione comune su come il Parlamento Europeo dovrebbe affrontare alcuni argomenti, in questo caso: lo svapo..

A proposito dell’EFVI

Che cosa è l’EFVI?

Un'opportunità per i vapers di affrontare direttamente gli artefici delle decisioni in Europa in modo che possano scegliere di non più ignorare il nostro parere. Abbiamo bisogno di raccogliere un milione di firme prima del 25 novembre 2014, e raggiungere la quota minima in sette Stati membri.

Cosa non è l’EFVI

L’EFVI non è un'altra petizione da firmare. Ci permette di partecipare direttamente allo sviluppo delle politiche comunitarie in materia di sigarette elettroniche.

Perché l’EFVI è importante?

Una volta conclusa con successo la raccolta di adesioni, avremo l'opportunità di incontrare i rappresentanti della Commissione di persona e di presentare la nostra iniziativa in un'audizione pubblica al Parlamento europeo.

Membri del comitato dei cittadini:

Patryk Bełzak (Poland), Kinga Bilau (Hungary), Monika Calvetti-Fürst (Austria), Leo Compas (Netherlands), Ditta Ditewig (Netherlands), John Miles Dolphin (United Kingdom), Marcin Duraj (Poland), Scott Andrew Fitzsimmons (United Kingdom), Stavros Georgalas (Czech Republic), Marcel Göertz (Netherlands), Markus Kämmerer (Germany), Udo Laschet (Germany), Krisztian Pifko (Hungary), Serge Poplemon (Belgium)

La nostra iniziativa nel Registro ufficiale della Commissione europea.

Supporta l’EFVI con la tua firma

Si prega di cliccare su questo rettangolo verde per procedere al sistema di raccolta per via elettronica.
Per favore assicurarsi l'inserimento di informazioni valide in quanto non vi è spazio per l'errore, dal momento che le firme non valide non possono essere corrette e saranno annullate una volta conclusa la raccolta delle firme.

Il sistema di raccolta on-line e il suo hosting sono gentilmente forniti dalla Commissione europea.

Visualizza l'informativa sulla privacy, Protezione dei dati personali, Visualizza il certificato di conformità

Il Nostro Manifesto

Noi, gli svapatori Europei ed i sostenitori dello svapo, chiediamo che le Sigarette Elettroniche e tutti i prodotti correlati, indipendentemente dal loro contenuto di nicotina, siano classificate a livello legislativo come prodotti di consumo, una volta per tutte, e non come medicinali, tabacco o succedanei del tabacco, od ogni altra definizione che limiti o pregiudichi l’accesso da parte degli svapatori alle sigarette elettroniche ed ai prodotti correlati.

La classificazione delle sigarette elettroniche e dei prodotti correlati non come prodotti di consumo, avrebbe l’effetto potenziale di bloccare l’attività di tutte le piccole aziende del settore, consegnando il futuro dello svapo a gruppi industriali che semplicemente non sono interessati a sostenere l’attuale livello qualitativo e la varietà dell’offerta, bensì hanno interessi opposti a quello di servire il mercato dello svapo.

Gli svapatori hanno preso una decisione matura, responsabile e personale, quando hanno scelto questa alternativa recente ma efficace che ha permesso di abbandonare o ridurre drasticamente un’abitudine mortale che causa centinaia di migliaia di vittime all’anno nella Comunità Europea. Il fatto che lo svapo non provochi alcun danno alle persone vicine, rende questo hobby una questione privata e non pubblica, quindi ogni tentativo di regolamentare le sigarette elettroniche è una seria violazione dei diritti privati e della sfera personale. La questione delle sigarette elettroniche è di pertinenza esclusiva degli svapatori, del loro ambiente privato, dei produttori e dei rivenditori. Nessun’altro dovrebbe occuparsene, per cui, i recenti tentativi di regolamentazione e l’atteggiamento esageratamente negativo nei confronti delle sigarette elettroniche, non hanno alcun senso.

La stragrande maggioranza di noi continua a mantenere l’hobby dello svapo anche dopo aver smesso di fumare. Vorremmo che fosse molto chiaro: non si tratta di dispositivi per smettere di fumare, ma di prodotti di consumo che rendono estremamente facile lo smettere di fumare, di danneggiare sé stessi e l’ambiente praticando un’attività innocua e divertente.

Chiunque conosca realmente questi dispositivi, la loro efficacia e l’impatto positivo sulla qualità della vita (gli svapatori stanno sperimentando questo da anni) non riesce ad identificare alcun motivo, dettato dalla buona fede, che ne giustifichi la classificazione come medicinale o prodotto del tabacco. Soprattutto confrontandosi con prodotti, noti per la loro dannosità, che sono liberamente disponibili sul mercato.

Comprendiamo però che a lungo andare, lo svapo minaccia seriamente le entrate fiscali degli stati ed i profitti di grossi gruppi industriali i cui interessi sono direttamente collegati alla salute pubblica. Comprendiamo ma non ce ne può importare di meno. Quello che a noi interessa è il nostro libero arbitrio, la libertà di scelta e la vera salvaguardia della nostra salute e delle persone che ci circondano.

Pertanto chiediamo agli onorevoli membri della Commissione Europea di farsi un’opinione tenendo conto di quanto sopra, nel momento in cui dovranno deliberare in merito alle Sigarette Elettroniche ed ai prodotti correlati, e di proporre una soluzione legislativa adeguata per gettare le basi di un’Europa in cui lo svapo sia libero e gratuito, sostenendo i seguenti punti:

Tl;dr

Lo svapo deve rimanere libero come lo è stato negli ultimi anni. Non limitate né regolamentate l’utilizzo e la distribuzione delle sigarette elettroniche delle cartucce e dei liquidi nell’Unione Europea. Chiediamo di:

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Traduzione

Dear vapers, dear friends,

The official signature collection period for EFVI is now over. We've collected slightly more than 181.000 signatures, which is a lot, but it's below the threshold of one million, thus rendering us ineligible to meet the EC and the EP to present our case.

We'd like to thank everyone who supported our cause especially those who helped to organize and manage the signature collection and campaigning all over Europe. During the next few weeks we'll get our ducks in row and find out how to proceed forward.

The year 2015 will be crucial as the TPD is being implemented on national levels, with signs of member states already trying to twist and abuse the way too vague wording of the directive. What you can do:

Thank you all for participating!

Sincerely,

The EFVI Team